
“L’Acqua che Berremo” custodita dalle montagne non è infinita: Non sprechiamola.
La campagna di sensibilizzazione della Società Speleologica Italiana
Con i cambiamenti climatici e l’inquinamento delle acque di pianura, cresce l’importanza delle acque carsiche che scorrono attraverso le montagne e che oggi forniscono agli italiani il 40% del fabbisogno idrico, una percentuale destinata ad aumentare sempre più. Fiumi nascosti di acqua potabile di ottima qualità ma molto vulnerabile, abbondante ma non infinita, che non possiamo permetterci di inquinare né sprecare. Nella giornata Internazionale della Montagna #mountainsmatter, si conclude “L’Acqua che berremo”, la campagna di sensibilizzazione della Società Speleologica Italiana realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente.